La sensazione di stallo è un’esperienza che ha caratterizzato la vita di molti nel periodo del lockdown, ma che fa parte anche delle fasi successive, per alcuni aspetti simili e per altri più nuovi.
Ne prendiamo qui qualcuno in esame e vi forniamo alcuni consigli per fronteggiarli.
Sensazione principale:
Impotenza per non poter partecipare attivamente al cambiamento degli eventi e non poter prendere alcune decisioni importanti.
Alcuni vissuti comuni:
“Non è possibile riprendere i progetti che ho dovuto interrompere. Non so come fare ad investire adesso in qualcosa. Mi sembra impossibile evitare che mio/a figlio/a abbia delle conseguenze dovute all’apprendimento a distanza.”
Sensazione principale:
Incertezza per non poter prevedere, anche se e quando certe abitudini potranno essere riprese, certi progetti avviati, che evoluzione avranno gli eventi e in quali tempistiche.
Alcuni dubbi comuni:
“Quando potrà riprendere la vita di prima? Quanto durerà? Ci saranno altri lockdown? Sarà il caso che vada in un ristorante al chiuso? Sarà sicuro uscire con persone nuove che ho conosciuto su un’app di incontri? Come faccio ad essere sicura/o che il mio volo non verrà cancellato e mi faranno rientrare in Italia?”
Sensazione principale:
Percezione personale di limitate possibilità, anche in virtù di una limitazione degli spostamenti geografici.
Alcune percezioni comuni:
“Mi sembra di avere meno possibilità di prima di conoscere persone nuove. Non posso viaggiare liberamente e ovunque come ero solito/a fare. Mi sembra che tutto sia diventato più complicato: qualunque cosa richiede un’organizzazione più precisa e meno libera di prima.”
Alla luce delle sensazioni sopra descritte, qualcuno ha anche messo in discussione l’idea di essere expat.
Come fronteggiare questi aspetti:
FLESSIBILITÀ E REVISIONE
– Alcune cose, è vero, non si possono fare nello stesso identico modo di prima, ma si può rivedere il modo in cui erano previste e riorganizzarle adattandole alle possibilità e al contesto. Perché no, raggiungendo anche gli stessi obiettivi, o simili, attraverso altre strade. Oppure costruendo nuovi percorsi, reinventandosi.
– Si può ancora investire, ma considerando elementi nuovi del contesto attuale, prima non presenti, che ora vanno invece inclusi nelle scelte. È importante però concedere e concedersi del tempo per reimbastire le cose in modi alternativi: è “fisiologico” che non siano chiari fin da subito, ma vadano costruiti progressivamente.
LIBERTÀ DI SCELTA PROPRIA E ALTRUI
– Si può decidere di andare in un ristorante o in qualsiasi altro posto lasciandosi la libertà di scegliere quello che ci fa stare tranquilli in termini di percezione di sicurezza personale. Indipendentemente da quello che fanno gli altri.
– Anche per le altre persone valgono cose simili. E’ bene considerare che questo periodo chiama in causa vissuti importanti e “centrali” di ognuno, come il pericolo di vita e la paura della morte, la libertà o il senso di “costrizione/limitazione”, ecc. Le risposte soggettive a questi vissuti sono molto diverse da persona a persona e possono essere inaspettate o lontane dalle nostre. E’ importante rispettarle, le proprie come quelle degli altri.
APRIRSI
– Uscire con persone nuove può sembrare più complicato per una serie di domande che ci si pone. Può essere utile ad esempio mettersi d’accordo sullo stile di vita che ognuno segue nel momento in cui si esce insieme e osare chiedere se l’altro frequenta altri/e partner, seguendo una modalità che fa stare comodi entrambi.
RIORGANIZZARE GLI OBIETTIVI
– Per chi predilige pianificare per affrontare la propria vita, molte incertezze di questa fase storica sono sicuramente motivo di disagio. Non è facile, né veloce rivedere questa modalità, ma si può pensare di porsi degli obiettivi più a breve termine e anche di includere nelle proprie previsioni la possibilità che le cose non vadano esattamente come pensate. Averlo messo in conto permette più facilmente di evitare grosse delusioni.
– Considerare che se certe cose non sono temporaneamente possibili, non significa non lo saranno in seguito e quindi si può pensare di posticiparle invece che sentirle del tutto precluse.
DIDATTICA ONLINE COME UN’OCCASIONE
La scuola a distanza è una rivoluzione del modo classico di apprendere e sicuramente, in quanto nuova e soprattutto non prevista, ha avuto delle falle e non è stata semplice da organizzare. Ma:
– se le cose migliorano non sarà sempre la modalità d’elezione e si tratta di qualcosa di temporaneo o da attivare per brevi periodi;
– può essere considerata un’importante occasione per dare il là a una modernizzazione della didattica da includere nelle prospettive future;
– se ben fatta, fornisce delle skills fondamentali per il futuro nel mondo attuale.