Quante volte avete pensato “vorrei essere più sciolta”, oppure “domani vorrei svegliarmi diverso, più disinibito”?
Quante volte durante un rapporto sessuale abbiamo provato vergogna nel fare cose, muoverci in un certo modo, non dire quello che ci piaceva e come ci piaceva, o addirittura nel farci vedere per come siamo (della vergogna nel sesso ne ho parlato nell’ultima uscita della rubrica)
Ci vorrebbe una POZIONE che ci dia il dono dell’estroversione e della disinvoltura ogni qualvolta lo riteniamo necessario! Ma aspettate un attimo… la pozione forse l’hanno già creata e si chiama ALCOL!
Ma è davvero un filtro magico che ci porta ad una sessualità degna di nota?!
Pensiamo ad una situazione nella quale ci può sembrare una buona idea ricorrere ad un aiutino:
“E’ la terza volta che usciamo insieme, mi piace tantissimo, sicuramente stasera finiremo a fare sesso, ma… che ansia!”
Ecco, quando ci sentiamo così, può succedere di pensare di “risolverla” in uno di questi modi:
Opzione A: “Ci devo arrivare caricə e sicurə di me, quindi magari prima mi bevo due o tre birrette così poi sono più disinibitə e pensa che abbia un sacco di esperienza”.
Opzione B: “Oddio quando mi vedrà nudə, quanto lo vorrei evitare! Magari se prima bevo un paio di cocktail è meglio!”.
Opzione C: “E se non sarò abbastanza bravə? Meglio se bevo qualcosa prima, così ho più tenuta e posso dare il meglio di me, vai a capire con chi è statə prima di me…”.
Ma l’alcol aiuta davvero in situazioni come queste?!
In realtà ha effetti anche pesanti sulla sfera sessuale: può causare problemi a ottenere e mantenere un’erezione, può ridurre la lubrificazione vaginale e portare ad una difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Per citarne solo alcuni.
Sul momento può darci la sensazione di aumento dell’eccitazione, del desiderio sessuale e delle fantasie erotiche, ma questo in realtà è legato prevalentemente alla perdita di inibizioni. Insomma, è più una sensazione che ciò che effettivamente accade. Infatti, a livello biologico, è comprovato che l’alcol abbassi i segni fisiologici dell’eccitazione e abbia un’azione inibitoria sulla funzione sessuale.
Questo significa che possiamo trovare in modo “naturale” una maggiore disinibizione, ma anche meno ansia e insicurezza. E quando accade siamo già in grado di aumentare il nostro livello di eccitazione, di desiderio sessuale e anche di prestazione! Il modo “naturale” parte proprio dai nostri pensieri e dai nostri vissuti:
- Innanzitutto pensiamo che se siamo lì è perché lo vogliamo entrambə. Pensare che all’altra persona piacciamo per come siamo, non lo trovate già un po’ eccitante e gratificante?
- Pensare alla prestazione non ha mai aiutato: il sesso che faremo sarà solo una prima prova perché non ci conosciamo, e dovremmo solo concentrarci sul provare piacere e divertirci, e non sul fatto che siamo di fronte ad un esame, perché gli esami sono altri! Il buon sesso non è una questione di prestazione, ma dipende dalla voglia di lasciarci andare, provare piacere e divertirci (e se qualcosa dovesse andare storto, vorrà dire che migliorerà la prossima volta oppure che quella persona non fa al caso nostro!)
- Non pensiamo a come siamo e ai nostri difetti…anche l’altra persona li ha! Pensiamo a cosa ci piace, poniamo l’attenzione a cosa sentiamo, e mettiamoci in una posizione di curiosità e non di giudizio. Stupiamoci di come l’altra persona si muove con noi! Siamo lì entrambə per provare piacere, non per valutare!
Incredibile quanto potere abbiamo nelle mani, a costi così ridotti (l’alcol costa molto di più!), ma che spesso non sfruttiamo! Se viviamo il nostro incontro sessuale con curiosità e con la voglia di scoprire l’altrə e di provare emozioni, allora questo, credetemi, ci da già un potere enorme in grado di eccitarci e coinvolgerci! Non serve l’alcol per capire che in quel momento non vorremmo essere da nessun’altra parte al mondo!
Ma allora come mai spesso pensiamo che la sessualità debba passare da uno stato di ridotta lucidità?
- Molte volte abbiamo difficoltà ad accettare il nostro corpo e pensiamo che le altre persone lo vedano con i nostri stessi occhi.
- NON E’ COSI’! Noi spesso critichiamo il nostro corpo (e non solo) molto più di quanto lo facciano le altre persone con noi, in particolare chi ci ama o chi non vede l’ora di spogliarci!
- Abbiamo parametri di prestazioni sessuali pre-confezionate (e spesso poco realistiche!) che pensiamo di dover rispettare.
- TROPPO LIMITANTE! Il sesso è bello perché è vario, quindi chissenefrega di come lo fanno le altre persone, noi facciamolo come ci piace, sentiamoci liberə di viverci il momento come meglio crediamo e, se la prima volta non va perfettamente, “ci toccherà” rifarlo una seconda volta (e una terza…) per migliorare l’incastro! Mica male, no?
- Spesso non ci sentiamo a posto nel lasciarci andare o nell’esprimere liberamente quello che ci piace, come se fosse una cosa che non va tanto bene o per cui provare vergogna. NEANCHE PER IDEA! Il sesso innanzitutto deve essere un piacere e non c’è strada migliore per godersi il sesso che essere noi stessə!
Non posso fare a meno di pensare che… il nostro cervello è già una POZIONE naturale potentissima, che se usata bene (ed è possibile, giuro!), non può che permetterci di godere della sessualità nel migliore dei modi senza alcun effetto collaterale. E senza postumi!
Un’opzione D potrebbe essere: “se finiremo a letto cercherò la sua complicità, anche se dovessi sentirmi in difficoltà. Ma voglio essere lucidə e godermi appieno il momento. Poi il drink ce lo andremo a bere insieme dopo!”.