Abbiamo chiesto ad Expat italiani famosi sul web di raccontarci la loro esperienza e condividere gioie e dolori di un’esperienza così importante come la vita all’estero.
Il terzo appuntamento è dedicato ad Anna Chiara Rubino: nata a San Severo, in provincia di Foggia, vive “stabilmente” a Milano da 8 anni. A dire il vero, non proprio stabilmente: Anna Chiara, infatti, è una fotogiornalista ed insieme al suo progetto Iopartosola è spesso in viaggio per lavoro e per lunghi periodi, aspetto che la inserisce di merito nella cerchia di persone che vivono lontani da casa e che la casa la ritrova, tappa dopo tappa, nel mondo.
Si trova attualmente a Yangon, Myanmar, dopo 8 mesi in viaggio di cui gli ultimi 3 passati in Vietnam.
1) Nome & Alias: Anna Chiara Rubino // IG & FB @iopartosola
2) Cittadinanza: ITALIANA from San Severo (FG)
3) Posizione geografica attuale: Yangon, Myanmar
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Con Te all’Estero: Cosa ti è piaciuto di più del trasferirti nei diversi luoghi in cui sei stata?
Anna Chiara Rubino: Tornare a respirare. Intendo dire che nella mia vita di prima la routine mi opprimeva. Università, lavoro (e mica solo uno) casa, paga tutto, emancipati, tieni vivi i rapporti sociali, ama, cresci. Era troppo per me. Ho sempre fatto tutto come doveva essere fatto, ma ero infelice. Volevo di più. Un bel giorno mi sono alzata e ho deciso che era il momento di prendermelo. Me ne sono andata e ho cambiato la mia vita. Adesso respiro di nuovo, e ogni luogo che mi accoglie e che vedo e che vivo mi aiuta in questo, rendendomi senza esagerare incredibilmente felice.
CTE: Qual è stata invece la cosa più difficile?
ACR: La cosa più difficile è stata lasciare ciò che invece della mia vecchia vita amavo. Ma che so essere ancora lì ad aspettarmi, in quel prima. Mia madre, i miei amici più cari. Mi mancano come l’aria in un’afosa notte d’estate ma so che ci sono sempre, che mi sostengono e che mi amano immensamente.
CTE: Un consiglio a chi sta per trasferirsi?
ACR: Ce l’ho eccome. Buttatevi senza paura ma con quel pizzico di cautela che serve per affrontare un passo del genere. Come dico sempre io: il mondo lo possono girare tutti, ma non è cosa per tutti. Per l’andare via è lo stesso, per il ricominciare è lo stesso. Siate sicuri di voi e di quali sono i vostri desideri. Andrà tutto bene.
CTE: La prima cosa da fare quando arrivi in un nuovo Paese?
ACR: Imparare a dire “buongiorno”. Perché non posso cominciare la mia giornata senza quello accompagnato da un luminoso sorriso.
CTE: La cosa più complessa che ti sei trovata ad affrontare e come l’hai risolta?
ACR: La malattia. In Laos, era il mio 5 mese in viaggio, sono stata molto male. Ero da sola, in un paese poverissimo e decisamente poco attrezzato dal punto di vista sanitario. Ho pensato di mollare e di arrendermi. Ho pensato di morire lì, di non riuscire a tornare a casa. Penso che l’avvenimento mi abbia turbata psicologicamente molto di più che fisicamente. Come ho risolto? Aggrappandomi ai miei sogni e ad una forza di volontà immensa che non sapevo di avere prima di questa nuova vita. Ho lottato. Ho deciso di farcela e ce l’ho fatta, mi sono rimessa in piedi.
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Nella sua bio, che troverete sulla sua pagina Facebook (Iopartosola), leggiamo un bellissimo passaggio: “Quando avevo 16 anni mi è stato detto che i miei desideri non erano opportuni, che i miei progetti erano sbagliati, che in quanto “femmina” avevo dei doveri incombenti e soprattutto dei limiti enormi a causa del mio sesso.
Tre anni dopo me ne sono andata, da sola, e non mi sono più voltata indietro. Oggi, dopo anni di studio e sacrifici sono in giro per il mondo e ho in mente di restarci per un po’. Dall’Asia all’America latina, un 70 lt in spalla, la mia macchina fotografica e le braccia spalancate verso la vita”.
La ringraziamo per il suo contributo e le auguriamo tanti bellissimi viaggi alla scoperta di se stessa e del mondo.
E tu, cosa ne pensi? Scrivicelo nei commenti sulle nostre pagine IG e FB e condividi! 🙂