Nel 2021, la vera domanda non è più “Cosa sono le dating app?” ma “C’è ancora qualcuno che non sa cosa siano le dating app!?”
Letteralmente sono applicazioni per appuntamenti: persone fino ad allora sconosciute che grazie a questo strumento si mettono in contatto per instaurare relazioni amicali, sentimentali, sessuali. È di quest’ultimo aspetto che vorrei parlarvi oggi. Di come le dating app possano essere usate per scatenare il divertimento e la fantasia da un punto di vista sessuale.
In questa breve riflessione vorrei proprio porre l’accento su come il tema della sessualità venga portato avanti all’interno di queste applicazioni, con la chiara e precisa consapevolezza che questi strumenti non vengano usati solo con tale scopo.
Come viene giocata la sessualità nelle dating app? Cosa ci hanno permesso queste applicazioni in termini di sessualità?
Tinder & Co. hanno indubbiamente ampliato la possibilità di conoscere e incontrare persone nuove, incontri che probabilmente non si sarebbero mai realizzati senza l’utilizzo di questo strumento, ma non solo.
Certo può sembrare strano, visto che oggi siamo sempre in contatto con persone, frequentiamo bar, locali, spiagge, eventi, viaggiamo ecc, ma nonostante questo, non è sempre così facile incontrare e conoscere persone nuove. Perché magari si esce con i soliti amici di sempre, si frequentano gli stessi posti di sempre, oppure perché magari si è timidi, non siamo soliti fare il primo passo, oppure non ci viene semplice andare da una nuova persona e iniziare una conversazione. In questo senso le app ci vengono in aiuto perché facilitano questo compito e lo rendono anche molto “normale” e condivisibile! È infatti palese e chiaro a tutti che se ci troviamo lì è per conoscerci, incontrarci, divertirci.
Ma oltre a permetterci di fare nuove conoscenze, hanno anche un altro potere: la nascita e la diffusione di queste applicazioni ha abbattuto alcuni tabù legati al mondo della sessualità ed ha sdoganato alcune pratiche sessuali che prima erano considerate di pochi, assurde, o vergognose.
Le dating app, probabilmente ci hanno fatto sentire più liberi di raccontare cosa ci piace, cosa ci diverte, accantonando per un attimo le nostre paure, i nostri dubbi e i nostri imbarazzi, sicuramente anche grazie al fatto di ritrovarci “a distanza” dal nostro interlocutore, quella che viene comunemente chiamata “barriera dello schermo”.
In alcuni casi, ci permettono di poter dire fin da subito quali sono i nostri desideri sessuali, le nostre abitudini, le nostre fantasie, dandoci una maggiore percezione di libertà, di indipendenza e, perché no, anche di condivisione.
Potremmo considerare gli interlocutori delle dating app come degli attori che ci consentono di riscoprire certi aspetti legati alla nostra femminilità/mascolinità, che ci possono permettere di far rinascere certi desideri, certe passioni, o ci permettono anche di rimetterci in gioco in termini sessuali, condividendo fantasie che avevamo chiuso nel cassetto o di cui ci vergognavamo…
Inoltre, si possono ridurre notevolmente i tempi, nel senso che nelle app i nostri desideri sessuali o le nostre pratiche sessuali possono sembrare un “primo biglietto da visita”, mentre durante il “classico vecchio primo appuntamento”, non sarebbe stato probabilmente uno dei primi temi affrontati, a maggior ragione se consideriamo ciò che ci piace come una cosa non troppo diffusa o potenzialmente criticabile.
La sessualità giocata nelle app ha pertanto alcuni effetti positivi, di libertà, emancipazione e di rottura di tabù; ci può aprire a nuove possibilità e ci può far sentire più compresi, più sicuri, meno soli e a volte ci può spingere ad uscire da un guscio portandoci a sperimentare!
Un consiglio?
Se lo riteniamo uno strumento utile, interessante, divertente e stimolante allora usiamolo! Sfruttiamo il “potere” innovativo delle dating app e la loro “comodità”, prestando sempre attenzione al nostro sentire, alle nostre emozioni. Ricordiamoci sempre che la sessualità è un gioco, è una scoperta, e che è legittimo sperimentarla come più ci piace, nel rispetto di tutto e tutti.
Credo che sia importante utilizzare queste app senza giudicare e giudicarci, cercando di cogliere quanto più di positivo ci possono dare, e utilizzarle come se facessimo una scommessa con noi stessi, una scommessa che ci possa permettere di rimetterci in gioco, di sperimentare, di eccitarci e di trarre piacere.
Rossella Bazzani
Psicologa e Psicoterapeuta