– Noa: Perché ti sposti così spesso da un paese all’altro?
– Andrea: Mmm…Mi dà un senso di libertà, sento che mi serve per migliorare.
– Noa: Quindi mi stai dicendo che non potresti essere libero e migliorarti restando nello stesso Paese? O che io non potrò mai farlo restando qui?!
– Andrea: Non intendo questo. Non so se prima o poi mi vorrò fermare, so solo che ora ho bisogno di conoscere…O forse di conoscermi.
– Noa: Ma non ti sembra di non avere mai nulla in mano poi alla fine?
– Andrea: Nulla in mano?! Io mi sento così bene nello scoprire un nuovo posto, nuove persone ogni volta!
Ma perché scegliamo di spostarci spesso o di restare in un luogo?
Proviamo ad andare a fondo nel dialogo tra Andrea e Noa per scoprire insieme alcune risposte a questi e altri interrogativi.
Cambiare spesso paese può darmi “un senso di libertà…serve a migliorare” (Andrea)
Le ragioni che spingono Andrea a cambiare spesso Paese sono molte: cercare stimoli nuovi, non annoiarsi, sentire che si sta conoscendo e sta crescendo, che sta utilizzando al massimo il proprio tempo; potrebbe anche pensare che più in là non potrà più farlo o ancora, sente di doverlo fare ora per fare carriera.
Come lo stesso Andrea racconta a Noa, il suo è un bisogno di venire a contatto con cose nuove, di conoscere e fare esperienze diverse, magari anche con l’obiettivo di conoscere meglio se stesso.
Cambiare ci apre tante possibilità, come imparare una nuova lingua, fare nuove conoscenze, sperimentarci in qualcosa di nuovo, ma richiede anche un certo grado di energie.
Può essere così faticoso a volte ricominciare tutto di nuovo, non credi?!
Proprio queste possono essere, dunque, buone occasioni per Andrea di mettere in gioco parti di sè nuove o che emergevano poco in un ambiente diverso o già conosciuto.
Ma allora, è possibile sentirmi liber* e migliorarmi restando nello stesso Paese”? (Noa)
Nel confronto con Andrea, pronto a spostarsi molto spesso ai suoi occhi, Noa si domanda se allora ci possiamo sentire liberi e migliorarci nel posto in cui si vive.
Noa può avere le possibilità che desidera nel posto in cui si trova, senza sentire la necessità di cambiare luogo in cui vivere. Potrebbe poi succedere, più avanti, di incuriosirsi verso un’esperienza all’estero o di sentire il bisogno di “cambiare aria” per un po’, o magari potrebbe non sentirne mai la necessità.
Le nostre scelte sono connesse a come siamo fatti e a quello che sentiamo utile per noi, in un determinato periodo della nostra vita.
Andrea sembra più naturale affrontare la vita cogliendo le novità e far fronte alle difficoltà incontrate di volta in volta, Noa non sembra invece avere lo stesso bisogno o interesse, o magari sente più faticoso fare una scelta di vita così tanto rivolta al nuovo.
Perché dovrei spostarmi se, nel posto in cui sono, trovo ciò di cui ho bisogno? (Noa)
Noa magari ha raggiunto gli obiettivi di carriera che desiderava o sta investendo per farlo; magari ha iniziato a conoscere nuove persone grazie ad un corso in palestra o ha la propria cerchia di amici con i quali uscire e far festa.
Mettersi nella posizione del cambiamento è una scelta che ci offre probabilmente occasioni in cui venire a contatto con nuove conoscenze, nuove idee e modi di pensare, nuovi modi per noi di stare con gli altri e con noi stessi.
Noa e Andrea potranno scegliere di farlo (o non farlo) in modo diverso, iniziando un nuovo lavoro o un nuovo hobby nella propria città o cambiando casa e gruppo di amici da frequentare in un altro posto nel mondo.
Possiamo considerare però che per sentirci bene, liberi o sentire che stiamo migliorando, non necessariamente dobbiamo fare una di queste scelte.
E poi, perché dovremmo cambiare o lasciare qualcosa che ci fa star bene?! Non necessariamente ne abbiamo bisogno.
Stando nello stesso luogo possiamo portare avanti i nostri interessi, coltivare le relazioni e investire nel nostro futuro lavorativo; possiamo sentire e vedere i progressi, un passo dopo l’altro, nelle relazioni come nella vita in generale.
Scegliere di spostarmi spesso può farmi sentire di “non avere nulla in mano”?! (Andrea)
La risposta a questa domanda non può essere uguale per tutti noi semplicemente perché non sono uguali le nostre esigenze.
Come abbiamo visto, Noa e Andrea stanno facendo due scelte di vita diverse, probabilmente sulla base di idee e bisogni anche molto differenti tra loro. Andrea in questa fase della sua vita desidera non farsi sfuggire le nuove occasioni e vedere i nuovi paesi come il luogo migliore in cui trovarli; sente di poter così trovare ciò che cerca. Noa, invece, sta scegliendo di costruire le cose per lei importanti in un posto scelto, seminando e raccogliendo i frutti in un luogo che conosce da tempo.
Secondo voi chi sceglie bene e chi no? Secondo me, entrambe le scelte hanno senso per chi le fa!
E se poi dovessi cambiare idea? (Andrea & Noa)
Questo può accadere in entrambe le direzioni della scelta!
Possiamo sentire di volerci spostare per un lungo periodo della nostra vita e poi magari accade qualcosa che ci fa chiedere se stavolta vogliamo fermarci, stabilirci, forse per sempre, forse solo per un po’ di tempo.
Viceversa, dopo tutta la vita in un posto, spostarsi può essere un atto rivelatore di nuovi desideri che vengono fuori.
Cambiare spesso idea, per alcuni di noi può avere molto senso e può essere qualcosa quasi di naturale, se ha a che fare con il nostro modo di affrontare la vita. Per altri, invece, questo potrebbe non essere percorribile per svariate motivazioni personali, da come ci sentiamo quando dobbiamo intraprendere qualcosa di nuovo a come preferiamo organizzarci davanti ai cambiamenti.
Le motivazioni che ci spingono a cambiare spesso Paese o a restare in un posto hanno a che fare con noi, con il nostro modo di guardare a ciò che ci accade, con i nostri desideri e bisogni.
Fermarci e domandarci cosa davvero ci porta a partire o restare forse può aiutarci a delineare il nostro personalissimo e unico percorso di vita.
Chiara Battista
Psicologa e Psicoterapeuta