Perché non hai ancora figli? Quando vi decidete a farne?
È una questione ancora molto radicata. Non ci riferiamo solo alle vecchie generazioni, per cui era ovvio che una coppia facesse figli e la questione non veniva messa in discussione. Anche tra le persone più giovani viene spesso spontaneo chiedere “e tu, quando fai un bambino? Hai una certa età eh!”.
Considerate che…
Tantissime coppie non riescono a concepire e spesso non hanno voglia di raccontarvelo. Magari stanno soffrendo molto per questo. O stanno passando attraverso complicati e dolorosi percorsi di controlli, fecondazione assistita o adozione, che li stanno mettendo a dura prova e, presumibilmente, non hanno voglia di condividere con tutt*.
Ma non solo
Alcune donne, o alcune coppie, non hanno intenzione di avere figli. Hanno altre priorità e progetti per sé, che non prevedono l’essere genitori. E la sapete una cosa? Hanno tutto il diritto di desiderare questo per loro e di non essere considerate, come purtroppo spesso accade, persone (o coppie) di minor valore per questo.
Prendi un analcolico? Ma allora sei incinta!
Per una donna, sentirsi chiedere se è incinta perché fa delle scelte alimentari diverse dal solito, o perché è un po’ ingrassata, è molto frequente.
Considerate che…
Quella donna potrebbe essere incinta e non essere ancora pronta per dirvelo; potrebbe stare aspettando che sia trascorso almeno il primo trimestre prima di farlo.
Oppure, potrebbe avere deciso di variare alcune abitudini perché sta cercando di concepire, naturalmente o all’interno di un percorso assistito. E, verosimilmente, non avrà voglia di dirvelo, né di rinunciare ad un momento in compagnia per paura che glielo facciate notare.
Oppure, non avrà piacere di trovarsi nella scomoda posizione di aprire un cassetto personale, magari doloroso.
Ma non solo
Non è carino far notare una variazione di peso ad una persona, a volte in nessuna delle due direzioni. Non sappiamo mai cosa significhi quella variazione, né cosa significhi per quella persona un cambiamento corporeo e come viva la propria fisicità. È una questione personale e delicata, rispetto a cui non entrare mai a gamba tesa. O, ancor meglio, non entrare proprio, a meno che non sia la persona stessa a volerne parlare con voi.
Non vi sembra il momento di sposarvi?
Meno frequentemente che in passato, ma tuttora domande come questa le coppie se le sentono porre. E talvolta gli interrogatori… ops, gli interrogativi si spingono oltre: “Ok convivete, ma cos’è, non siete disposti a prendere l’impegno seriamente?”.
Considerate che…
Ci sono molti modi di vivere una relazione. E per fortuna. Vi immaginate quanto potrebbe essere noioso un mondo in cui tutt* vogliamo le stesse cose?
Alcune persone stanno bene con il proprio partner vivendo in città o paesi diversi e trascorrendo insieme dei periodi. Altre vogliono sposarsi, ma quando sarà il loro momento giusto per farlo.
Altre ancora convivono, e sono felici così, non sentendosi “meno coppia” che se fossero sposate.
Ma non solo
Sapete cosa fa piacere ad una coppia? Lasciar loro vivere il rapporto come desiderano e sentire che vi interessate a come stanno. Sapere che possono contare su di voi nei periodi difficili, quello sì che fa la differenza.
Voi sentite, invece, che il matrimonio è un modo per dare ancora più valore al rapporto? Benissimo, allora vuol dire che sposarvi è proprio un passaggio importante per la vostra coppia! Ma appunto, la vostra.
Ah, non allatti? Che peccato!
Questo è un main topic nella vita delle mamme, anche di questi tempi. È opinione diffusissima che sia inequivocabilmente la scelta migliore da fare per il bambino o la bambina, per la relazione madre-bambino/a e per le abilità relazionali che svilupperà nella crescita.
Una mamma che per vari motivi non lo fa è guardata in modo strano, indicativo di diffidenza e disapprovazione se lo fa per scelta, o di quasi compassione se il motivo è la mancanza di latte.
Considerate che…
La relazione tra una mamma e il/la suo/a bambino/a si basa su tantissimi aspetti della loro interazione. L’allattamento può aprire la strada a momenti condivisi, soddisfazione di bisogni, vicinanza e calore, ma non è l’unico canale per vivere e sviluppare questi aspetti. Così come non basta allattare per dare vita ad una relazione serena e affidabile.
Ma non solo
Alcune mamme non possono allattare, ma lo avrebbero desiderato, e per questo stanno soffrendo. A quelle mamme non servirà uno sguardo di compassione, come se le loro possibilità di essere una buona madre fossero ridotte. Non è precluso nulla, e avranno bisogno di empatia per essere sollevate da questa paura che già da sole provano.
Alcune donne scelgono invece di non allattare, perché si sentono meglio continuando a lavorare, o non rinunciando ad alcune attività che le fanno sentire pienamente loro stesse, o perché preferiscono essere interscambiabili con il partner nel ruolo genitoriale. Altre mamme, invece, magari a malincuore, rinunciano ad allattare, perché provano un dolore fisico fortissimo nel farlo. A loro difficilmente sono d’aiuto i “devi tenere duro perché col tempo andrà meglio”, ma più probabilmente i “fai quello che ti senti, qualunque cosa deciderai è ok”.
A proposito, lo sapete cosa fa bene alla relazione madre-bambino? Una mamma felice e che sta bene, prima di tutto con se stessa.