La bella e rilassante parola vacanza deriva dal latino “vacare” che rimanda all’idea di vuoto: libero da impegni. Ripensiamo alla sensazione di vuoto nell’accezione di assenza di quella zavorra della quotidianità che ci tiene sempre impegnati, sempre pronti a fare, sempre di corsa nella gestione dei mille impegni.
Aspettiamo con entusiasmo l’arrivo delle vacanze, così ci immaginiamo di riappropriarci, magari viaggiando, del nostro tempo libero di cui spesso sentiamo la mancanza. Talvolta però quando questo arriva, le nostre aspettative vengono disattese o le cose non vanno proprio come ci eravamo immaginati.
In che modo possiamo “riempire” questo vuoto senza rimanere insoddisfatti?
Andiamo con ordine!
Mare o montagna? La scelta del viaggio
Il tempo libero è il tempo delle scelte di coppia, da fare insieme.
Mare o montagna? Può sembrare banale ma nella scelta del viaggio si giocano molto le dinamiche di coppia. Chi decide? Riusciamo a trovare un modo che tenga conto dei bisogni di ciascuno? Ogni membro della coppia ha la propria personalità, le proprie abitudini di cui sicuramente proviamo a tener conto anche nella quotidianità. Ma durante le vacanze le piccole scelte richiedono più attenzione anche agli interessi e ai bisogni dell’altro. Sentiamo maggiormente la diversità e questo può essere fonte di disagio.
Quindi: mare o montagna, vacanze solo col partner o con altri amici, tornare dalla propria famiglia di origine o scegliere un posto nuovo, campeggio o albergo? Tutte scelte che possono portare a un conflitto: divergenze che ogni giorno non dobbiamo affrontare ma che ora vengono a galla. Talvolta ci possiamo sentire anche più intolleranti proprio perchè questo è il tempo che abbiamo tanto desiderato di avere da mesi e ci stiamo investendo denaro e aspettative.
Gestione degli spazi e del tempo insieme
La vacanza è libertà. La coppia si trova a condividere giorni senza il lavoro, gli impegni e tutto quel tram tram che occupa la vita e che non lascia il tempo per pensare, per riflettere su noi stessi e quindi sul nostro stare insieme come coppia. Spesso si trova a sentirsi come una squadra che insieme “lavora” per portare avanti un compito, un obiettivo. L’obiettivo in vacanza è ben diverso: è stare bene! Semplice? Niente affatto!
Per esempio possiamo avere fastidio semplicemente per alcuni comportamenti o modi di fare del nostro partner. Oppure può nascere un conflitto quando entrambi si aspettano che l’altro pianifichi il tempo delle vacanze o prenda l’iniziativa e proponga attività, uscite interessanti o passeggiate in luoghi particolari. Spesso alla base vi è una scarsa comunicazione e una mancanza di iniziativa comune, ma direi anche un DARE PER SCONTATO che crea incomprensioni e fraintendimenti. Non prendersi la responsabilità da parte di uno dei due membri della coppia può far stancare l’altro che sente tutto il peso della gestione ed ecco che le vacanze si trasformano in tempo libero sì, ma ancora di più per dare spazio ai rimproveri.
Gestire le noia: prima di tutto, ricordarsi che la vacanza è il tempo per fare nuove esperienze ma è anche il tempo in cui possiamo rilassarci. Non abbiate paura di sentirvi liberi e senza impegni, annoiatevi! La noia si è scoperta essere il precursore della creatività, nei momenti di noia i bambini si inventano nuove situazioni e si sperimentano in nuove capacità, potrebbe essere anche per noi l’occasione di fare nuove scoperte.
LEI /LUI vuole riposare, LEI/LUI è una trottola impazzita.
Si deve cedere ai desideri dell’altro? Va bene assecondare i nostri interessi ma, allo stesso tempo, non bisogna sacrificare le preferenze del partner. Se a lei/lui piace andare in kayak, lui/lei potrebbe provare questa nuova avventura. Almeno una volta si può sperimentare qualcosa di nuovo insieme. Scoprire nuove risorse nel partner renderà la vacanza piacevole e l’alleanza della coppia si rafforzerà. Non possiamo però forzarci in attività che sono in antitesi con il nostro essere o che ci spaventano, altrimenti il piacere diventa obbligo e costrizione. Saper comunicare in maniera efficace è nuovamente l’ingrediente principale di un buon rapporto basato su ascolto e fiducia reciproca.
La coppia ha bisogno di sentirsi in movimento e sperimentare sempre nuove modalità per relazionarsi e stare insieme: la capacità di adattamento, flessibilità e disponibilità sono fondamentali.
La vacanza è una convivenza fuori dalle mura domestiche, dove si impara moltissimo della coppia che è “altro” rispetto a quanto si è conosciuto finora. Siamo NOI al centro, il tempo è nostro, ce ne riappropriamo.
Non dobbiamo preoccuparci dei piccoli litigi, lontano dall’abituale comfort zone. Troppi screzi però possono portare la coppia in una direzione faticosa da seguire. Per evitare i conflitti è buona cosa imparare a negoziare. Ciò non significa evitare gli scontri, piuttosto imparare a gestirli con assertività, manifestando la propria opinione senza prevaricare l’altro, in modo tale da far divenire ricchezza le differenze. Talvolta possiamo reagire alle critiche con rabbia o con silenziosi bronci che portano sulla difensiva, correndo il rischio di chiudere tutti quei canali di comunicazione con il proprio partner per paura di essere feriti e attaccati. Ricordiamoci quindi di dedicare uno spazio per l’ascolto dell’altro, un ascolto genuino, curioso, sincero, libero da giudizi e pregiudizi.
Ritornare a casa…
Le vacanze finiscono e si ritorna a casa. Ritorniamo a quella “normalità” dopo un momento di evasione in cui le regole sono state completamente riscritte. È facile venire risucchiati da quella routine da cui sentivamo il bisogno di staccare. Come possiamo far continuare il viaggio? Il racconto della nostra vacanza, la semplice condivisione di ciò che ci è piaciuto, di cosa ci ha reso felice e perché no, di cosa ci ha fatto arrabbiare o rimanere un po’ delusi può essere ancora un momento di crescita e conoscenza della coppia. Continuiamo a ritagliare il tempo per noi, il tempo del dialogo e dell’ascolto reciproco. Raccontiamo e raccontiamoci…continuando a viaggiare nei ricordi ma anche nelle prospettive future. È il tempo della conoscenza dell’altro, nel suo essere simile a noi ma anche così diverso. Non dobbiamo averne paura, ma corriamo il rischio di farsi contagiare, provando a tener conto di entrambi come protagonisti di un viaggio.
Viaggio di scoperta di nuovi posti, di nuove esperienze o di noi come coppia impegnati in un’impresa comune: condividere la stessa strada.
Buone vacanze…o meglio BUON VIAGGIO!
Valentina Forestiero
Psicologa e Psicoterapeuta