“Just because I’m losing, doesn’t mean I’m lost”
Non sempre le cose vanno per il verso giusto, è vero. Soprattutto se pensiamo agli ultimi due anni vissuti. Questo non vuol dire perdere le speranze e gettare la spugna.
La canzone Lost! dei Coldplay (questa volta non vi sto a spiegare chi siano…) ci fa riflettere sulla possibilità di intravedere una prospettiva anche quando tutto sembra perso.
Solo perché le cose in alcuni momenti della vita vanno male, non significa che continueranno ad andare in questo modo.
Dobbiamo cercare di vivere ogni momento non come se fosse una lotta tra la dicotomia “tutto bene/tutto male” ma riuscire a trovare un percorso alternativo che ci possa far stare in equilibrio tra le possibilità che abbiamo.
Si tratta di mantenere le cose in prospettiva e non farsi prendere dal momento come sembra fare istintivamente ogni persona.
Aspettative VS realtà
Nella vostra esperienza da expat avete mai pensato di aver sbagliato tutto o che le aspettative che avevate non fossero state raggiunte?
Ok, capita anche a me nonostante sia rimasto in Italia…
Però possiamo essere parte attiva in tutto questo, possiamo rileggere il nostro percorso da un’altra prospettiva in modo da cogliere tutti gli elementi che prima non trovavano spazio e che potranno farci scoprire che alla fine non è andata così male.
Forse non saremo finiti sulla copertina di Forbes e non avremo vinto il premio Pulitzer ma possiamo comunque ritenerci soddisfatti per tutto quello che abbiamo costruito? Pensiamo solo alle relazioni, all’esperienza lavorativa, alle conoscenze e perché no anche ai piccoli traguardi raggiunti professionalmente e umanamente.
È quindi tutto da buttare?
“And the question is, is to have had and lost, better than not having at all?”
La canzone parla anche del successo, tanto anelato dalle persone ma che nella storia si è spesso tramutato in arma a doppio taglio.
Vi consiglio di ascoltare la versione Lost+ nella quale spicca il featuring del mostruoso Jay-Z (si capisce che mi piace?!). Nelle sue barre non lascia spazio alle distrazioni, va dritto al punto.
“Il successo è come suicidio, ditelo a Cesare con Bruto, ditelo a Gesù con Giuda, ditelo a Malcom (X)”.
Però proviamo anche in questo caso a porci una domanda diversa: che significato ha per me il successo? Vuol dire guadagnare tanti soldi? Essere famoso? O nel mio piccolo posso ritenermi una persona di successo anche se i miei traguardi non sono riconosciuti a livello mondiale?
A volte serve porre a verifica continua le nostre aspettative iniziali con la realtà e l’esperienza vissuta in modo da rendere sempre raggiungibile la nostra meta.
Forse, in questo modo, ci accorgeremo che alla fine non siamo andati poi così male e che possiamo ritenerci soddisfatti.
Ricordi di leggende orientali
Vorrei infine condividere un ricordo che mi ha rievocato questa canzone al quale sono legato in quanto amante dell’oriente: la leggenda della bambola Daruma.
Questa bambola è un simbolo della cultura giapponese senza gambe né braccia, che rappresenta Bodhidharma il fondatore e primo patriarca del buddismo zen.
Non andrò nello specifico a raccontarvi la storia che però vi consiglio di approfondire in quanto molto curiosa e interessante.
Il punto su cui mi volevo soffermare riguarda le caratteristiche della bambola che si presenta di forma tondeggiante con la base più ampia rispetto al corpo e il baricentro basso che le permette di raddrizzarsi sempre se spinta. Per questo motivo in Giappone rappresenta l’ottimismo, la costanza e la determinazione: “sette volte cadi, otto ti rialzi”. Inoltre, ha due cerchi bianchi al posto degli occhi e la tradizione vuole che quando si viene in un possesso di una di queste bambole, bisogna disegnare un primo occhio mentre si esprime un obiettivo da raggiungere nella vita e, solo se sarà raggiunto, si disegnerà il secondo occhio.
Penso che questa bambola e la filosofia che trasmette si leghi molto alla canzone presentata oggi e alla digressione fatta sul significato delle nostre reali o apparenti sconfitte.
La possibilità di sentirsi persi va contemplata ma abbiamo la possibilità di rialzarci e riprendere il nostro cammino.
Lo stesso Chris Martin, leader della band, parlando di questa canzone, in particolare della prima frase del testo (“Just because I’m losing, doesn’t mean I’m lost”) disse: “È ciò da cui è uscito l’intero disco perché ci sentivamo giù alla fine dell’ultimo tour. Quella battuta è arrivata e ci siamo detti: OK, è così che ci sentiamo. Sappiamo che possiamo migliorare”.
Curiosità
Tutte le versioni della traccia che la band ha registrato hanno differenti simboli accanto al nome:
“Lost?” è una versione Acustica al pianoforte
“Lost@” è una versione Live registrata a Chicago
“Lost+” è un remix con il featuring di Jay-Z
“Lost-” è la versione strumentale
Vi lascio con una strofa inedita della canzone scritta pochi mesi fa da Chris Martin, o almeno mi piace pensare così:
“Just because you didn’t grab a ticket, doesn’t mean you’ll never see Coldplay. Keep on trying!”
Matteo Ignesti
Psicologo e Psicoterapeuta