Vivere all’estero è un’esperienza che mescola l’eccitazione della scoperta con la nostalgia di ciò che è familiare.
Che si tratti di un breve soggiorno o di un trasferimento a lungo termine, il distacco dalle proprie origini può destabilizzare sul piano emotivo. Da un lato c’è il desiderio di esplorare nuovi orizzonti, dall’altro il dispiacere per ciò che non farà più parte di una quotidianità.
Oggi vogliamo esplorare con te il viaggio emotivo di chi si trova a navigare tra due mondi: quello nuovo, pieno di promesse e sfide, e quello lasciato alle spalle, ricco di affetti e certezze.
Scopriremo insieme perché possiamo trovarci a provare una profonda nostalgia di casa e come possiamo trasformare questa esperienza in un’opportunità di crescita personale, senza perdere il legame con le nostre radici.
Perché ho nostalgia di casa?
La parola casa può avere tanti significati personali diversi. E possiamo arrivare a sentirci a casa in più posti. Quando proviamo forte nostalgia per un luogo, con buona probabilità, per noi, quello è un luogo che sentiamo casa.
Molte volte chiamiamo casa il posto dove sono collocate le nostre radici e verso cui sentiamo un profondo legame. E questo già ci dice molto del perché ci manca profondamente quel luogo, che spesso non è solo geografico ma è fatto soprattutto di relazioni.
La nostalgia è un sentimento umano, che inevitabilmente proviamo verso i posti o le persone a cui teniamo. Lì e con loro ci sentiamo noi stess*, e quindi, in alcuni momenti, il loro ricordo può suscitare sentimenti di malinconia o rimpianto, quando ci troviamo altrove.
Partire è un’avventura, che lo si faccia per un viaggio breve o per più tempo. Porta con sé un ventaglio di emozioni che vanno dal desiderio fremente di scoprire qualcosa di sconosciuto, intrigante e potenzialmente ricco di opportunità, al dubbio di non sapere cosa troveremo, come ci troveremo, se mai ci ambienteremo in quel posto. Se mai riusciremo a chiamarlo casa.
Quando si viaggia i nostri modi di vivere si mescolano con quelli di altre culture. Alcuni di questi ci arricchiscono, ma anche quando ci apriamo alla diversità, il confronto col nostro paese di origine è spesso difficile da evitare. Molte volte decidiamo quali sono i pregi e i difetti del nuovo posto proprio in base alle abitudini che avevamo prima.
In alcuni casi ci facciamo permeare con entusiasmo dalla cultura locale, in altri ci troviamo invece a soffrire per quello che ci manca. Non è sempre facile né immediato, ma è possibile convivere con queste polarità, che sono solo apparentemente inconciliabili. Provare nostalgia di casa, non esclude infatti lo stupore per il luogo in cui ci troviamo, né il fascino verso ciò che non abbiamo sperimentato finora.
La forte nostalgia di casa non mi fa vivere, non so cosa fare
1. Crea nuove relazioni e familiarità
L’attaccamento a un luogo può giocare un ruolo fondamentale nel nostro benessere psicologico. E la possibilità di sentire un legame così forte con un posto dipende molto dalle relazioni che costruiamo in quel contesto. E questa è una delle grandi sfide quando ci si trasferisce all’estero.
La difficoltà che si può incontrare nel costruire relazioni da zero a volte viene sottovalutata. Creare nuovi legami vuol dire mettersi in gioco, scoprirsi a fare cose che mai avevamo pensato possibili. Vuol dire anche darsi la possibilità di conoscere gli altri e scoprirne aspetti che non sempre sono piacevoli per noi.
Ricostruirsi una nuova rete di relazioni è una sfida, ma non deve farci dimenticare che non solo è possibile, ma può diventare uno degli aspetti più belli dell’espatrio.
È attraverso la disponibilità a metterci in gioco in nuove esperienze, che pian piano nasce la familiarità, cioè quella sensazione di poter immaginare cosa aspettarci quando facciamo una determinata azione. Cominciamo a chiederci sempre meno se, ad esempio, quell’abbraccio, in quella data situazione, sia gradito o fuori luogo, perché lo sapremo già.
2. Ridefinisci il concetto di “casa”
Pian piano, in mezzo alle difficoltà e alle novità, possiamo trovare nuovi luoghi, modalità e persone che ci faranno riconoscere quel posto come un pezzetto di casa. Nonostante la lingua differente, un’altra cultura e profumi nuovi.
Questa nostalgia non svanirà del tutto, ma avrà un sapore meno amaro e meno persistente, sarà più una carezza in mezzo a molte altre. Ecco che stiamo costruendo una nuova casa. Una casa che non esclude le precedenti.
La parola casa probabilmente comincerà ad avere molteplici significati. Non sarà più fatta solo dalle mura fisiche o dal posto geografico di provenienza, ma anche da persone ed esperienze. E dal sentire di aver trovato – almeno in quel momento – il proprio posto. Un altro proprio posto.
3. Affronta lo sconforto e l’isolamento
Ma può anche succedere che quella sensazione di sentirsi a casa proprio non arrivi.
Magari questo avviene anche se ci piace la città in cui viviamo e quello che facciamo, ma comunque sentiamo che una fetta di vita, e soprattutto una parte di chi siamo, rimane fuori. Non riusciamo ad ambientarci appieno, perché fatichiamo a creare legami nuovi, a fidarci delle persone e a condividere momenti significativi con gli altri.
Questo può portare delle sensazioni di sconforto e farci chiedere se ne valga la pena. Potremmo addirittura chiuderci sempre più in noi, fino ad isolarci.
4. Cerca supporto psicologico
È difficile rispondere alla domanda “ne vale la pena?“. A volte eccome, nonostante la fatica, altre non necessariamente.
Quello che possiamo dire è che chiedere un supporto aiuta. Perché è assolutamente lecito provare spaesamento e confusione in un mondo nuovo. E con un buon supporto psicologico, potremo ricominciare a sentire che qualcosa di bello possiamo cogliere da questa esperienza, che possiamo tornare a sentirci padroni della nostra vita.
A quel punto, a volte ci chiederemo ancora se ne vale la pena, ma avremo molti più strumenti per saper scegliere se restare, tornare o ripartire per un’altra meta.
Noi di Con te all’estero siamo specializzat* nella terapia online per expat, abbiamo vissuto in prima persona queste esperienze e possiamo supportarti nel tuo percorso di espatrio.