Partire da soli per qualcuno può essere un’idea affascinante e intrigante, anche se spesso si accompagna ad alcune paure e preoccupazioni. Per qualcun altro prevale invece l’apprensione di quello che una scelta del genere può comportare.
Che tu stia cercando la spinta finale per lanciarti in questa esperienza o che tu stia pensando che non ce la puoi fare a partire in solitaria, questo articolo può aiutarti a fare luce su cosa significa davvero partire da soli e capire quali sono gli aspetti positivi e benefici di questa scelta, così da avere più elementi per decidere se fa per te e se te la senti di metterti alla prova.
Se invece sei tra chi ha già fatto questa esperienza, sono curiosa di sapere se ti ritrovi in quello che ho scritto e come è stato per te. In fondo all’articolo trovi il mio indirizzo e-mail.
Partire da soli: Un’avventura e una sfida con se stessi
Secondo la mia personale esperienza partire da soli è un’avventura che ti da tantissimo in termini di conoscenza di te, crescita, ricchezza di conoscenza del mondo, fuori dalle cose per te più ovvie e abituali.
Ma è anche una sfida con se stessi, perché mette alla prova la tua voglia (o meno) di adattarti a situazioni poco note, di diventare flessibile rispetto alle tue personali abitudini e preferenze e di fare scelte inusuali. E mette molto alla prova il tuo saper stare in situazioni che per ora sono scomode e sconosciute.*
Un primo step utile come prova e passaggio intermedio può essere quello di fare esperienza con uno o più viaggi da soli.
Anche gradualmente, colendo, e partire da un weekend o pochi giorni. Così da cominciare a prendere le misure con il fatto di passare tempo in solitaria in un posto nuovo.
Cose utili da sapere per partire all’estero da soli:
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Il primo impatto potrebbe essere un po’ difficile. Per qualcuno subito, per qualcun altro la sensazione di spaesamento e preoccupazione potrebbe arrivare dopo un iniziale entusiasmo.
Ma in entrambi i casi ricordati che anche questa fase fa parte dell’esperienza, perché ti stai muovendo in un terreno nuovo. Infatti nuovo è il posto, nuovo è trovarti da solo/a, e tutto in una lingua che non è la tua. Ma è per l’appunto una fase.
- Non sarai sempre solo (o sola) perché piano piano conoscerai persone.
Se stai facendo un progetto in università, o hai già un lavoro, cerca di sfruttare quei canali per crearti una rete.
Se invece sei lì per un’esperienza personale, o il lavoro lo devi cercare, ti consiglio di usare le app nate appositamente per cercare amicizie, o i gruppi di expat che spesso organizzano eventi.
Poi ci sono app e siti come MeetUp o Eventbrite per eventi su vari temi di interesse (scambi linguistici, bookclub, musica, e tanto altro).
- Nei momenti in cui magari proverai solitudine – che ci possono stare assolutamente – tieni presente che non ti sentirai sempre così.
Sono momenti o fasi, ma poi ti farai una rete e creerai nel tempo delle routine che ti faranno sentire la familiarità e il calore.
- Un’altra buona strada per entrare dentro alla dimensione locale è crearti un hobby. Che sia qualcosa che ti piaceva già e facevi anche in Italia, o che sia provare un’attività che ti incuriosisce, è un ottimo modo per sentirti attivo/a, oltre a darti una dimensione più quotidiana/familiare.
Cerca anche gruppi di volontariato: è un modo molto carino per iniziare a sentirsi parte del posto facendo qualcosa di utile e che ti metterà in contatto con i local.
Le cose che ho imparato nelle mie esperienze da sola all’estero:
- Imparerai a fare cose che non avresti mai immaginato. Ti scoprirai in grado di saper affrontare e “sbrogliare” situazioni complesse o di poter fronteggiare momenti duri, con risorse che non ti saresti attribuito prima.
- Costruirai nuove risorse personali per affrontare le insidie della vita o per raggiungere obiettivi.
- La tua visione delle cose cambierà e spesso anche alcuni obiettivi. Magari adesso questa idea potrebbe spaventare qualcuno tra voi. Ma ti assicuro che dopo sarai felice di questo cambiamento. Sarà quel cambio di prospettiva di cui non sapevi di aver bisogno.
- Ti accorgerai che per vivere la vita quotidiana abbiamo bisogno di molto meno di quello che crediamo. Soprattutto molto meno di quello che siamo soliti cumulare e di cui potremmo fare molto seriamente a meno.
- Scoprirai che ti piacciono cose che non conoscevi o che prima trovavi strane e persino incomprensibili. Ma vissute nel loro contesto avranno un altro sapore (anche letteralmente!).
- Imparare la lingua e insieme aspetti della cultura locale ti farà apprezzare molte più cose, ti aprirà la mente e ti aprirà molte più strade: sociali, lavorative e di benessere.
- Ti farà vivere in modo così pieno che da un lato il tempo ti sembrerà volare, dall’altro sarà un tempo così intenso, perché pieno di novità e di esperienze, che per ogni mese di calendario ti sembrerà di averne vissuti due o tre.
- A volte sarà dura, anche molto dura, ma la soddisfazione di aver saputo affrontare le insidie, destreggiarti in un nuovo contesto e lingua, crearti tanta nuova vita da zero, sarà impagabile e non avrà eguali. E sarà un modo per conoscerti più a fondo senza precedenti. Una continua scoperta di te e del mondo che solo l’esperienza di partire da soli può darti.
Perciò, se te la senti di provare, io te lo consiglio con tutta me stessa, perchè sarà nel bene e nel male un’esperienza di vita unica e incredibile.
Da queste mie parole potresti pensare che tutto sia stato facile e liscio per me la prima volta che sono partita da sola per l’estero. Tutt’altro.
La prima fase è stata molto tosta, mi ha messa a dura prova e mi sono chiesta molte volte come diavolo mi fosse venuto in mente.
Ma ora so bene che quell’esperienza è stata fondamentale per il mio futuro, per la mia vita, per la persona che sono (e sono diventata).
Poi magari qualcuno di voi proverà e non se la sentirà di proseguire, tornerà prima del previsto o semplicemente non ripeterà più l’esperienza.
Ma va bene anche quello, e anche lì potremo dire che fare quell’esperienza da solo/a ti avrà permesso di capire che non era la strada per te, o non ancora.
Quindi, sarà comunque stata un’avventura formativa.
Se stai pensando di partire, se ti stai chiedendo se fa per te, se avresti voglia di provare ma ti preoccupa anche molto, scrivimi alla mail qui sotto, sarò felice di confrontarmi con te e di darti qualche dritta.
Oppure se vuoi, scrivimi per raccontarmi la tua esperienza, sarò felice di leggere quello che hai vissuto e scambiare con te su questo tema che mi sta molto a cuore.
Sara Fornari,
sarafornari@conteallestero.it
* Non parlo mai qui di capacità di adattarsi, capacità di stare nella scomodità o capacità di essere flessibile. Ed è una scelta voluta.
Infatti il nostro grado di saper fare quelle cose non è statico.
Non è una cosa che abbiamo oppure no, o che ci è stata data in dotazione in una misura invariabile.
Ma anzi, essere più o meno flessibili o adattabili è qualcosa che possiamo “allenare”, e che quindi può cambiare proprio grazie alle esperienze che facciamo, come questa di partire soli.



