Trasferirsi in un nuovo Paese è un’esperienza emozionante, ma che comporta anche delle sfide e un bel carico di dubbi e ansie.
Arrivare in un posto nuovo, con una cultura e una lingua diversa può disorientare, tutto è da sperimentare: si devono ritrovare dei punti di riferimento e imparare a conoscere le regole sociali del nuovo paese per capire come le persone si relazionano tra loro.
Quando si parla di shock culturale, si parla di tutto questo.
In questo articolo esploreremo meglio le fasi dello shock culturale all’estero e ti daremo dei consigli utili per affrontare i primi tempi: conoscere e avere delle strategie da utilizzare può fare la differenza per rendere il processo di ambientamento in un nuovo paese più semplice e sentirsi meno sopraffatti.
Le fasi dello shock culturale all’estero
Quando ci si trasferisce all’estero le emozioni in ballo sono tante e a volte apparentemente contrastanti.
Benché ogni esperienza sia a sé e i vissuti non sono uguali per tutte le persone, possiamo sicuramente individuare delle fasi che molte persone sperimentano durante il processo di adattamento ad una nuova cultura.
Vediamo quali.
Entusiasmo
L’idea di partire per un nuovo paese è spesso entusiasmante: vivere nuove esperienze, conoscere persone nuove, imparare una nuova lingua…
Molte cose della nuova cultura appaiono affascinanti: il cibo, le abitudini, la lingua, persino le piccole differenze nel modo di vivere quotidiano sembrano arricchenti.
È una fase in cui l’energia e la curiosità è tanta, con la voglia di scoprire tutto ciò che il nuovo paese ha da offrire. Ci si incuriosisce e ci si stupisce delle cose che si vivono ogni giorno.
È una fase importante, perché l’entusiasmo è il motore che ci muove, ci dà energia e ci fa lanciare verso quest’ avventura.
Lo scontro (e incontro) con la realtà
L’entusiasmo, però, può creare delle aspettative.
Pensiamo che le cose andranno in un certo modo. E se da una parte, le aspettative, ci aiutano a orientarci, dall’altra le aspettative possono avere un effetto negativo.
Per esempio: quando immaginiamo che le cose vadano in un modo, se succede siamo molto felici. L’entusiasmo è alle stelle!
Ma quando non vanno come pensiamo, la delusione potrebbe essere tanta.
Perché succede?
Magari le differenze culturali, che prima sembravano intriganti, ora possono apparire come ostacoli o le norme sociali diverse e altre abitudini lavorative possono metterci in difficoltà e farci sentire la solitudine o la nostalgia dell’Italia.
Ci potranno essere momenti in cui ti chiederai: “ma chi me lo ha fatto fare?”
Ma ti voglio rassicurare: fa tutto parte del processo di integrazione in un nuovo contesto.
Non è semplice ma se tieni presente che questa fase può esserci, ti sentirai anche più preparato/a ad affrontarla.
Adattamento
Ogni expat vorrebbe arrivare nel nuovo paese e ambientarsi in un secondo, senza esitazioni.
Sarebbe bello ma è un’aspettativa (ahimè) poco realistica, perché ambientarsi richiede tempo: per ritrovare punti di riferimento, stringere nuovi legami, familiarizzare con nuove abitudini e sentirsi più a proprio agio con le differenze culturali.
Col passare del tempo, le cose diverse che avrai trovato non scompariranno ma comincerai a sentirti più a tuo agio, a trovare la tua dimensione e il tuo modo per star bene in quella diversità.
È un processo e pian piano le cose che ti disorientavano diventeranno parte integrante della quotidianità, le amicizie cominceranno a nascere e la vita nel nuovo Paese comincerà a sembrarti più ricca e più piena.
Quanto può durare lo shock culturale quando si vive all’estero?
È difficile prevedere quanto può durare la fase di adattamento, perché è diverso per ogni persona.
Cambia a seconda della fase di vita che stai attraversando e alle risorse che riuscirai a mettere in campo in quel momento.
Se hai alle spalle un’esperienza di espatrio, molte cose puoi già metterle in conto, perché anche se in modo diverso le hai un pò sperimentate e questo fa un pò da traccia per la nuova esperienza.
Ricordati sempre che che non esiste un tempo “giusto” per adattarsi, e che ognuno vive questo processo in modo diverso.
Come superare (o prevenire 🙂) lo shock culturale
Navigare le emozioni e le difficoltà che porta lo shock culturale si può.
Ci sono sicuramente degli aspetti che è importante tenere presenti prima di partire e alcuni consigli per affrontare i primi tempi nel nuovo paese e superare al meglio questa fase di transizione.
Documentati
Leggi, guarda serie tv, informati su quello che troverai nel nuovo paese. Ti servirà a cominciare a prendere confidenza con la nuova cultura ma anche ad immaginare come potresti sentirti in certe abitudini diverse, abitudini che a volte potrebbero sembrarti un pò strambe.
Più immagini, minore sarà l’impatto delle cose meno piacevoli che non ti aspettavi, comincia a pensare già prima di partire a quali strategie potresti mettere in campo una volta arrivato/a.
Impara la lingua
Conoscere un pò la lingua anche prima di partire può renderti le cose molto più semplici. Dal “semplice” dover cercare casa o barcamenarti tra la burocrazia al fare amicizia e cominciare a creare una rete sociale.
Certo puoi impararla anche sul posto, ma quanto più facile sarà saper chiedere un’informazione se hai già una base linguistica che ti permetta di farlo?
Cerca delle nuove amicizie
Preparati a modi diversi di fare amicizia a seconda del paese in cui decidi di andare. Non sempre funziona come in Italia dove magari ci si conosce una sera al bar e poi ci si dà appuntamento perché sentiamo un feeling.
In alcune culture il processo è più lento, passa per altri aspetti e richiede strategie differenti. Tienilo a mente e sperimenta! Scarica app per conoscere persone, appoggiati alle comunità expat sul posto, possono essere una grande risorsa in una fase iniziale.
Partecipa a iniziative locali
Partecipa a eventi locali, ti renderà più facile fare amicizia e avrai modo di vedere più facilmente in che modo le persone legano e quali sono le tradizioni del tuo nuovo paese, ti farà sentire più facilmente parte di una comunità.
E se comunque non riuscissi ad ambientarmi?
Quando ambientarsi diventa troppo faticoso e le sfide sembrano insormontabili, può essere utile rivolgersi a dei professionisti.
Non devi affrontare tutto questo in solitudine.
Affrontare questo processo con uno psicologo o una psicologa può rendere il tuo viaggio più leggero e farti ritrovare l’entusiasmo iniziale.
Noi di Con te all’estero siamo esperti di dinamiche di espatrio e possiamo aiutarti a fronteggiare le sfide psicologiche legate al trasferimento.
Conclusione
Lo shock culturale è un aspetto spesso inevitabile di un trasferimento all’estero, ma non deve essere visto come un ostacolo insormontabile.
Con il tempo, la pazienza e l’adozione di alcune strategie, è possibile superare le difficoltà e trasformare questa esperienza in una straordinaria opportunità di crescita personale e culturale.
L’importante è essere consapevoli che le paure, i dubbi e le difficoltà fanno parte del viaggio e non esitare a chiedere aiuto quando necessario.
Affrontare il cambiamento con il giusto supporto può rendere il viaggio all’estero non solo più semplice, ma anche gratificante.