Casa mia è là, e c’è sempre stata
Cari expat è il momento di fermarci a pensare all’esperienza che state vivendo lontani dall’Italia.
Vi è mai capitato, nonostante la lontananza, di sentirvi a vostro agio come se foste “a casa”?
Non è semplice o scontato, avete ragione, serve tempo per entrare in contatto con le nuove realtà ma è una possibilità che abbiamo.
Un esempio ce lo fornisce il cantautore Daniele Silvestri con la canzone La mia casa, prima traccia dell’album Acrobati.
Ascoltando questo brano viaggeremo insieme all’autore, proprio come degli acrobati, sopra le città che per lui sono casa attraverso una serie di cartoline raccontate in musica.
L’itinerario è pronto, zaino in spalla, si parte:
1- Lisbona
Iniziamo da questa città con i suoi paesaggi fermi nel tempo, una città che “per questione di contesto e di cultura” ha resistito al fascino del progresso. Questa città ha un posto speciale nel cuore del cantante e non a caso è voluto partire da qui; infatti, era, secondo suo padre, la città più bella che avesse mai visitato. “Una città dove l’eco della musica ti dà i brividi anche se non ami il fado. E ti senti a casa”.
2- Marrakech
La seconda tappa ci catapulta in un’atmosfera completamente diversa. Dalla quiete delle stradine di Lisbona ci ritroviamo “nella piazza sgangherata così bella da sembrare una pittura”, fatta di polvere, musica e gente colorata. Pur non essendoci mai stato se chiudo gli occhi mi sembra di vedere tutte le sfumature, sentire i profumi delle spezie con la musica continua in sottofondo. Capita anche a voi?
3- Berlino
Dalla polvere e dai colori passiamo alla città che in assoluto vive il contrasto tra passato e futuro. Una città dove “niente è come sembra o come era stato”. Il passato è stato buttato giù, mantenendo qualche pezzo di esso per orgoglio ma lo sguardo rivolto al futuro.
4- Favignana
Ammaliati dal sole e dal vento che ci chiama sorvoleremo Favignana definita dal pittore Salvatore Fiume “la farfalla sul mare” per la caratteristica sagoma che dall’alto ricorda proprio una farfalla con le ali spiegate.
5- Londra
Ritorniamo in una metropoli in particolare nel quartiere di Camden Town con i suoi mercati affollati e i vinili “che nascondono tesori mai sentiti”.
6- Parigi
Dopo una capatina in cima agli scalini di Teotihuacan, arriviamo a Parigi la città della poesia e purtroppo dell’orrore, tra Notre-Dame, la Bastiglia e il Bataclan.
7- Roma
Passando da un compound sud-sudanese, dai tortuosi muri a secco galluresi e dal ponte chilometrico di Istanbul arriviamo a Roma, la città dove è nato il cantautore.
A differenza delle altre questa la sente tutta sua, per intero in ogni sua sfaccettatura, la sente scorrere dentro di sé come acqua. L’acqua che è essa stessa Roma, scorre ed è eterna.
Eccoci rientrati dal nostro viaggio, un’esperienza che ognuno di noi può fare sua.
Non smettiamo mai di viaggiare e di incuriosirci, diamoci la possibilità di scoprire cose nuove.
Ogni posto nuovo che visiteremo sarà caratterizzato da colori, suoni, profumi e sapori unici. Lasciamoci andare e potrà capitare di scoprire con sorpresa una particolare sintonia con certi luoghi che ci farà sentire a casa.
Quali sono i luoghi a cui siete legati e nei quali vi sentite a vostro agio? Pensateci, preparate lo zaino e…buon viaggio.
«La verità è che con un paio di libri in borsa e una chitarra io mi sento a casa ovunque», racconta Silvestri. «Sono stanziale, mi piace sentirmi protetto nel mio piccolo mondo, ma al contempo amo viaggiare, spostarmi, conoscere luoghi e culture, soddisfare delle curiosità, scoprire delle storie. Ci sono dei luoghi in cui tutto questo si respira in maniera particolarmente forte, ed è lì che mi sento più a casa (…) Mi piaceva scrivere una canzone che raccontasse questo desiderio, sentirmi a casa in ogni luogo, anche come reazione a chi pretende di paralizzarci con la paura, di indurci a erigere muri e a barricarci»
Matteo Ignesti
Psicologo e Psicoterapeuta