Samatha Cristoforetti è la prima astronauta italiana ad andare nello spazio e per due volte, prima donna europea a condurre attività extra veicolari e prima comandante donna della Stazione Spaziale Internazionale. Due lauree curriculari e 3 Honoris Causa; pilota militare con addestramento Combact Readiness, Capitano dell'aeronautica; Cavaliere di gran Croce e Commendatore dell'ordine al Merito. Madre di due figl*, parla 4 lingue e ha vissuto negli USA in Francia in Russia e in Germania.
Esempio di passione, dedizione e duro lavoro, eppure, lo dice lei stessa, non sarebbe arrivata dove è arrivata senza una drammatica “botta di culo”.
È infatti il 2003 quando lo shuttle Columbia esplode in fase di rientro facendo decidere all'ESA di rimandare di 3 anni la selezione per i futuri astronauti, permettendo ad Atrosamantha di iniziare il suo percorso che tre anni prima le sarebbe stato inaccessibile. Poco mi sento di aggiungere alla sua stessa riflessione sulla questione fattore C: la vita è una serie di interdipendenze complesse che non possiamo pensare di controllare, l'impegno a dare il massimo non è garanzia di ottenere ciò che vogliamo, ma rende la vita appagante a prescindere.
In controtendenza con l'odierno "volere è potere", dall'osservatorio della mia esperienza - la stanza della terapia - questa posizione mi sembra un buon antidoto alla frustrazione, al senso di inadeguatezza e alla vergogna per risultati perseguiti e non raggiunti che molti vivono. Certo non intendo suggerire di fermarsi ad attendere la visita della fortuna, le occasioni vanno proattivamente cercate e ci si deve mettere nelle condizioni di coglierle, però il non considerare che esistono eventi al di fuori del nostro controllo rischia di farci attribuire colpe, mancanze e torti che non abbiamo noi e che non hanno altri.
Mi piacerebbe sintetizzare così: perseguire i propri sogni è già il sogno!
Non avrò magari raggiunto il mio obiettivo ma avrò riempito la mia vita di esperienze significative e interessanti perché comunque avranno a che fare con il mio sogno.
Silvia Carattoni
Psicologa e Psicoterapeuta