Se qualcuno di voi è appassionato di tennis, saprà che in questo momento a Parigi si sta giocando uno dei tornei più importanti e prestigiosi al mondo: Roland Garros. Questa è un’edizione un po’ differente, con varie defezioni, giocata fuori stagione, al freddo e con pochissimo pubblico.
Perché ve ne stiamo parlando qui? In quest’edizione così speciale del torneo, rientra anche la storia di una ragazza di 26 anni, che al di là delle previsioni, dopo aver disputato le qualificazioni (perché la sua classifica non le dava accesso diretto al tabellone principale), è uscita vittoriosa dai primi 4 matches disputati, eliminando alcune teste di serie e favoritissime sulla carta, e oggi disputerà i quarti di finale.
Questa ragazza è Martina Trevisan ed è tornata a giocare nel 2014 dopo alcuni anni di stop, nei quali ha attraversato momenti molto difficili: ha fatto i conti con infortuni, ma anche con le pressioni e le aspettative che sentiva su di sé, con una situazione familiare che era diventata complessa e ha lottato con l’anoressia. In quegli anni si è rivolta a professionisti e, racconta, ne è uscita anche grazie all’aiuto di una psicologa.
Ci fa piacere parlarne qui, perché rappresenta una bella storia di rinascita. E perché spesso pensiamo agli sportivi come a persone “invincibili”: anche loro invece soffrono e faticano, come ognuno di noi. Può far bene ricordarci che anche chi viene considerato “forte”, come a volte immaginiamo un agonista, possa invece attraversare grandi difficoltà.
Da questa storia vogliamo portarci via la confortevole sensazione che le cose, seppur difficili, possono cambiare. Non importa se oggi batterà la sua avversaria. Quello che ai nostri occhi conta di più delle partite vinte, è vederla in campo che sorride mentre gioca. E da questo traiamo un’altra considerazione: più che i risultati, è importante stare bene in quello che scegliamo di fare.